settembre-ottobre 2009 numero 90/91

attualità
Cambia poltrona, ma è sempre MASIA
Ma anche da un’altra postazione stende la sua longa manus su Mariella Eboli…
 

di  f. p.

Non si arrende. Antonello Masia, sostituito nell’incarico di direttore generale dell’Università da Marco Tomasi (a cui lo scorso 17 luglio è andato il “buon lavoro” da parte del Codau, presidente Periti in testa, come si legge a pag. 2 del pdf cliccabile qui) gira e rigira è sempre lì, altro titolo, altro incarico, sempre la stessa faccia, la sua. Stavolta però dietro la sua porta ci sta scritto “Capo Dipartimento Antonello Masia”. In attesa dell’insediamento del nuovo direttore generale ha pensato di continuare a firmare “decreti direttoriali”. Un esempio? Eccolo.
Ma, ammesso che in attesa dell’insediamento del nuovo direttore generale i decreti direttoriali di “ordinaria amministrazione” li possa firmare il capo-dipartimento, è lecito domandarsi se tale prassi possa essere estesa anche a ciò che ordinario non è. Soprattutto se tali decreti hanno preceduto solo di pochi giorni l’insediamento del nuovo direttore generale, Marco Tomasi. L’operato di Antonello Masia , in verità, ha sollevato in noi qualche interrogativo. Esiste veramente Marco Tomasi nell’organigramma del Miur? Da quello che appare si direbbe di no: non solo Tomasi non esiste, ma c’è sempre Masia.

In ogni caso, al di là delle etichette, Antonello Masia prima come direttore generale e ora come capo-dipartimento, ha continuato a occuparsi di Mariella Eboli e attraverso l’Avvocatura dello Stato continua a polemizzare sulla nomina di Fabrizio De Filippis come Commissario ad Acta (per maggiori approfondimenti clicca qui).
Intanto la seduta del Tar che doveva decidere l’ammissione in soprannumero della Eboli, programmata per l’1 luglio, è slittata ancora e in attesa della sentenza Masia ha annunciato che farà ricorso al Consiglio di Stato al quale già due volte era ricorso, perdendo in entrambi i casi. Nel frattempo ha inviato a tutti i rettori interessati, firmandosi col nuovo titolo di “Capo del Dipartimento per l'Università, l'AFCAM e della Ricerca”, una lettera che annulla i preparativi per lo svolgimento del concorso a tutti gli idonei del 1990.

Fin qui Masia. Ma, considerato che dal 14 luglio si è insediato il nuovo direttore generale, ci domandiamo se questi condivida l’operato del suo predecessore e se farà suoi proprio tutti i decreti direttoriali emessi da Masia in tempo di “sede vacante”. Caso Eboli in primis...


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