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Per la
verità lo sapevamo già da qualche mese, ma aspettavamo l’ufficialità per
poterne parlare. Ufficialità che adesso è arrivata, nonostante manchi ancora
la registrazione della Corte dei Conti: Antonello Masia non è più il
direttore generale dell’Università italiana. Il suo posto è stato occupato,
per volontà del ministro del Miur, da Marco Tomasi, ex direttore
amministrativo dell’Università di Trento.
E poi dicono che le donne sono il sesso debole… Mariastella Gelmini,
nonostante l’esile figura che non richiama bracci di ferro di alcun genere
con nessuno, è stata in grado di scardinare una “potenza” indiscussa
dell’amministrazione universitaria nazionale che finora aveva fatto il bello
e il cattivo tempo di ogni Ateneo del Belpaese. Adesso, chiuso un ciclo ne
comincia un altro, che sicuramente sarà migliore perché è vero che, come si
dice, al peggio non c’è fine, ma è anche vero che quando si tocca il fondo
si può solo risalire.
Tomasi, giovane, bello (che non guasta mai) e soprattutto accreditato, viste
le sue credenziali fatte non solo di titoli, ma soprattutto di contenuti
qualitativi, si è dichiarato orgoglioso del prestigioso incarico e già da
alcune settimane aveva cominciato a collaborare con quegli Uffici romani.
La sua esperienza amministrativa ha avuto una svolta significativa
quando nel 1996 divenne dirigente generale a Trento. Altro salto di qualità
nel febbraio del 2007, quando fu chiamato per un analogo incarico al
Politecnico di Torino.
Il nuovo mandato al Miur, per la verità, gli arriva in un momento delicato
per l’Università italiana in fase di radicale riorganizzazione, ma forse non
è un caso che gli stia arrivando proprio adesso: come dire, l’uomo giusto al
posto giusto. Prima di uscire di scena Masia ha avuto il tempo di mettere il
sigillo sulla sua direzione facendo l'ultima scelta opinabile del suo mandato: quella di autorizzare ancora una
Scuola di Psicoterapia che ora, dopo il balletto di cui vi abbiamo
abbondantemente dato notizia sul numero precedente di
marzo/aprile, da 338 sono
diventate 340!
Ma ne ha anche negate 3, rettificata 1 (il cui link però non si apre) e
un'altra ha autorizzato per lo spostamento di sede, come si può vedere
qui.
Insomma, l'ultimo colpo di coda di un coccodrillo agonizzante...
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