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Non finisce di sorprendere il certosino lavoro degli esperti per portare alla luce allo Steri di Palermo i
graffiti dei prigionieri dell'Inquisizione.
Al piano terra del monumentale edificio e grazie all'impegno di due giovani restauratrici dell'Accademia delle
Belle Arti, Anna Mistretta e Nathalie Fiore, sono riaffiorati altri disegni, con tanto di nomi e date:
Francesco Mannarino, 1610 e Paolo Majorana, 1618.
Si dovrà accertare ora se quei nomi sono in realtà delle firme: in questo caso si tratterebbe dei primi disegni autografati
riportati alla luce nel complesso di piazza Marina e la scoperta acquisterebbe un elemento di pregio in più.
Anche le date accanto ai nomi sono particolarmente significative perché quella relativa a Mannarino - 1610 - sarebbe
antecedente pure ai disegni ritrovati da Giuseppe Pitrè nel 1905 (Dei graffiti dei prigionieri
dell'Inquisizione ci siamo occupati nello speciale di settembre 2005 n. 45).
I disegni - che tradiscono una profonda conoscenza dell'iconografia religiosa - raffigurano Sant'Andrea con la croce e
distesa al suo fianco Maria Maddalena con accanto l'ampolla delgli oli usati per ungere il corpo di Cristo.
Singolare, inoltre, che i soggetti dei graffiti che man mano vengono alla luce dai lavori di restauro siano sempre
a carattere religioso.
Ciò potrebbe essere indicativo di una sorta di forma di espiazione direttamente riconducibile ai peccati di cui quei
prigionieri erano normalmente accusati: eresia, blasfemia, stregoneria.
Forse quei condannati erano in qualche modo costretti ad eseguire quei disegni per espiare i proprio peccati e ciò
giustificherebbe il fatto di aver potuto avere a disposizione facilmente i materiali utilizzati per la loro
realizzazione.
Ma attualmente queste sono solo ipotesi: se ne potrà sapere di più a restauri ultimati - in basso, sotto i disegni
si intravedono già altre immagini - e soprattutto quando gli studi sull'argomento, confortati dalle
minuziose ricerche documentali condotte dal pool di esperti - Laura Sciascia, la figlia di Leonardo, e poi Maria Giuffrè,
Elena Pezzini e Paola Scibilia - saranno maggiormente approfonditi.
Il completamento dei lavori di restauro è previsto per l'ottobre del 2007, ma il rettore dell'Ateneo,
Giuseppe Silvestri, ha in progetto - appena la sicurezza del cantiere aperto potrà garantire l'incolumità pubblica - di
aprire alle visite in tre fine settimane: "Tutti hanno il diritto di vedere, di conoscere
e di ricordare", ha detto. |
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