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Incentiverà quei percorsi di turismo culturale indispensabili in una città di arte e storia
come Palermo, ma sarà frequentato anche da chi, meno motivato da impulsi intellettuali, vorrà più semplicemente
curiosare tra gli inquietanti misteri dell'epoca.
Stiamo parlando del Museo dell'Inquisizione che avrà come fulcro il carcere dei Penitenziati e che nascerà nel palazzo che fu esso
stesso sede del Tribunale dove gli eredi di Torquemada interrogarono, processarono e torturarono in nome di Dio
migliaia di innocenti accusati di eresia e di magia.
Il progetto - che potrà concretizzarsi grazie ai fondi europei (sette milioni e trecentomila euro), che vedrà
impegnata nella realizzazione l'associazione temporanea di imprese di cui è capogruppo la Vitale Costruzioni S.p.A.
di Napoli e che dovrà essere realizzato entro ventisette mesi - è curato da un pool di esperti guidato da Antonino Catalano,
dirigente dell'Ufficio tecnico dell'Ateneo.
Nel gruppo, per le ricerche documentali - insieme a Maria Giuffrè, Elena Pezzini e Paola Scibilia - anche la figlia primogenita
dello scrittore Leonardo Sciascia, Laura.
E' cominciato intanto il lavoro di pre-consolidamento dei graffiti censiti dallo storico Giuseppe Pitrè e rinvenuti nei
sotterranei dello Steri.
L'intervento è condotto con la consulenza di uno dei massimi esperti internazionali del settore, Mauro Matteini, che ha guidato
anche il restauro della Primavera del Botticelli.
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