febbraio 2008 numero 74

attualità
Rettorato di Palermo: si aprono le danze per la successione
Chi sostituirà il non più candidabile Giuseppe Silvestri alla massima poltrona accademica del capoluogo siciliano?
 

di  f. p.

E’ iniziata la corsa alla poltrona di rettore dell’Università di Palermo.
Il magnifico Silvestri - che sta seduto su quella poltrona dal 1999 e che è stato eletto già per ben tre volte, grazie a uno Statuto visto e rivisto, tagliato, cucito, rimaneggiato e riadattato alla bisogna (ce ne siamo occupati in un editoriale del 2005 e in un articolo del 2007) - non può più essere rieletto.

Per il cambio al vertice si ipotizzano già alcuni nomi. Primo fra tutti il preside di Giurisprudenza Giuseppe Verde, che coerentemente con la sua quasi omonimia ha promesso di cambiare musica: con lui il metodo di gestione dell’Ateneo – ha dichiarato - da politico diventerà “accademico”.

Altri candidati al “trono” palermitano, secondo voci di corridoio, ancora un preside, Francesco Paolo La Mantia, al timone della Facoltà di Ingegneria – pare sostenuto dal rettore uscente, docente della stessa Facoltà - e un ex, Francesco Maria Raimondo, già preside di Scienze matematiche, fisiche e naturali.

Per la verità circola anche un altro nome nei corridoi di cui sopra: si tratterebbe del giuslavorista Alessandro Garilli, ex preside della Facoltà di Scienze politiche, docente di Diritto del Lavoro, stretto collaboratore dell’attuale rettore e suo rappresentante per fatti attinenti a controversie di lavoro.
Garilli, orientato politicamente a sinistra, sarebbe sostenuto dalla Facoltà di Lettere che non ha mai fatto mistero della sua colorazione rossa, al punto che nell’aprile dello scorso anno, durante la presidenza Ruffino, fu teatro di uno scontro politico-culturale per avere invitato l’ex leader di Potere Operaio Oreste Scalzone a tenere una conferenza nei locali della Facoltà.

Voci di corridoio a parte, al momento l’unica candidatura ufficiale è quella che arriva dall’ambiente di Medicina, Facoltà che ha spesso giocato un ruolo di primo piano quanto a candidati vincenti e che, col suo tutt’altro che indifferente pacchetto di voti, ha sempre costituito un osso duro con il quale è stato necessario, volente o nolente, confrontarsi (significativo, all’elezione di tre anni fa, il no alla candidatura in zona Cesarini del suo più illustre rappresentante, il preside Elio Cardinale).

Quest’anno il medico-candidato rettore è un nome altrettanto forte, fuori dai giochi di potere accademici, che da assessore regionale alla Sanità ha già dimostrato di saperci fare, risanando in un anno e mezzo, con interventi decisi e qualche volta impopolari per necessità, i bilanci in rosso dell’Assessorato.
Si chiama Roberto Lagalla, radiologo e allievo del preside Cardinale: intorno a lui si sono stretti tutti i medici del Policlinico, che hanno votato la sua candidatura all’unanimità.
“Una persona autorevole – l’ha presentato Cardinale il giorno della votazione in Facoltà – aperto alle proposte e attento ai contenuti”, un candidato che, accettando la scelta dei suoi colleghi, ha subito precisato: “Ho fatto l’assessore in modo istituzionale e non politico”.

Una dichiarazione d’intenti a uso e consumo del mondo accademico palermitano? Probabile. Sta di fatto che anche Lagalla, come Verde, prende le distanze da gestioni troppo “politiche” della “cosa” pubblica, che – aggiungiamo noi - non servono alla causa e anzi la danneggiano.

Dunque anche per l’Università di Palermo è arrivato il momento di voltare pagina. Ciò – beninteso – non significa che cambierà la politica dentro le stanze del massimo Potere Accademico palermitano. Non necessariamente. Tutto dipenderà dal nuovo nome a cui riuscirà la scalata. In ogni Ateneo che si rispetti ci sono i “vicini” e i “lontani”. I primi sono quelli della continuità (a volte perniciosa), i secondi, della rottura. I primi sono i caldeggiati dalla vecchia, spesso vecchissima, guardia; i secondi, i distaccati dalle manovre di Palazzo.

Noi non facciamo previsioni, ma dal nome del vincitore potremo dirvi che aria tirerà nei prossimi anni all’Università di Palermo…


 


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