Trovata a Monreale la sede di Scienze motorie
E alla fine è stata trovata. Ma a Monreale. La
sede di Scienze motorie forse non poteva trovare spazio in territorio palermitano.
Questo è il pensiero sottile che serpeggia tra i non addetti ai lavori (che però sanno
contare e sanno quanto fa due più due). Perché? Perché a fronte delle otto aule che si
erano già individuate all'interno del parco d'Orleans e del Centro sportivo realizzato
coi fondi dell'Universiade '97 e mai utilizzato (si veda al riguardo l'articolo pubblicato
nel n. 5/2002 di "Ateneo
Palermitano"), ad eccezione della piscina, comunque sottosfruttata, si è scelta
la via più lunga, e tortuosa: l'acquisto, da parte del comune di Monreale, di Villa
Maniglia, da vent'anni in curatela fallimentare, che poi dovrà essere ceduta in comodato
gratuito all'Università, la quale dovrebbe sostenere le spese della ristrutturazione (
che non sarà poca cosa, visto che l'edificio è in stato di totale abbandono e in mano ai
vandali).
La soluzione comunque è stata accettata dagli interessati (studenti, docenti e preside
della Facoltà) che allo stato attuale non hanno niente, né sede né strutture sportive.
E in effetti sembra un sogno poter avere novemila metri quadrati di spazio all'aperto, un
ex hangar per l'aula magna e persino un campus con piscina e campi da tennis. Ma la
domanda a questo punto è: quando? Certo non fra un mese e nemmeno fra un anno. Soltanto
la ristrutturazione è prevista in tre anni.
La ristrutturazione è l'ultimo passo del complicato iter burocratico appena iniziato, con
il via libera all'acquisto da parte del Consiglio comunale monrealese che in questo modo
ha approvato un provvedimento da circa ottocentotrentamila euro. Cui prodest, tutto
questo? Vediamo un po'.
Alla Facoltà, ultima (e infelice) nata dell'Ateneo? Probabilmente no, visto che fino alla
consegna di Villa Maniglia dovrà ancora pietire ospitalità provvisorie e molto scomode
(per ospitati e ospitanti).
All'Università come struttura che offre servizi? Probabilmente no. Il decentramento (in
presenza di soluzioni alternative più comode) è positivo quando bissa Facoltà presenti
sul territorio cittadino e non quando la maggior parte di iscritti al corso di laurea
risiede in città.
Al comune di Monreale? Secondo il sindaco Salvino Caputo, che punta sulle ricadute
economiche di un polo universitario su territorio monrealese, sì. Ma basta spostarsi un
po' verso altri rappresentanti istituzionali, come il presidente dell'Assemblea Maurizio
Valerio, per scoprire che non tutti, tra i muri consiliari, erano d'accordo
all'investimento, che blocca di fatto un'altra iniziativa: l'acquisto di immobili da
adibire a scuole materne.
All'Università come sede ufficiale di scelte "politico-accademiche"
incomprensibili ai più? Non sappiamo a anche sapendo, appunto, non comprenderemmo. Agli
studenti e ai docenti di Scienze motorie, allora? Be', vista la scelta che hanno fatto, a
loro forse sì, probabilmente prodest: dovrebbero amare, loro, le maratone...
f. p. |