|
|
Ha resistito
trenta giorni,
poi non ce l’ha fatta più. E si è dimesso. Vincenzo Petrigni, il
neo-ormai-ex-direttore amministrativo dell’Università di Palermo, ha gettato
la spugna, ufficialmente per motivi personali che poi in genere sono quelli
a cui ci si appella quando si vogliono tenere riservati i motivi veri. Pare
che i motivi veri per Petrigni fossero stati già annunciati da lui stesso al
momento dell’accettazione con riserva: la situazione finanziaria dell’Ateneo
tutta da verificare. Pare che le gravi difficoltà economiche in cui versa la
prima Università dell’Isola – il cui fabbisogno strutturale si aggira
intorno ai 30 milioni di euro, come ha recentemente riferito il rettore
Lagalla – l’abbiano indotto a mollare. Pare, pare pare. Perché le bocche
nelle stanze del potere accademico palermitano sono cucite a doppio filo.
Noi però siamo riusciti a sapere qualcosa: qualcuno ha reagito male alla
nomina del direttore essendo stato escluso dalla rosa dei candidati. Da lì i
musi lunghi e le proteste. E probabilmente le tensioni e l’atmosfera tesa
che hanno reso invivibile l’ambiente per l’ex direttore di diversi
penitenziari italiani approdato all’ex Tribunale dell’Inquisizione di
Palermo.
Ora il Consiglio di Amministrazione dovrà scegliere il nuovo direttore.
Scommettiamo che stavolta nella rosa dei candidati ci saranno tutti gli
aventi titolo? E scommettiamo che, magari, quel qualcuno che ha protestato
diventerà il nuovo direttore amministrativo dell’Ateneo? (a che cosa
servirebbero i sindacati, altrimenti?). Be’, supposizioni e scommesse a
parte, se gli spetta davvero per titoli, anzianità di servizio o altro, ben
venga. Noi tiferemo per lui.
|
|
argomenti correlati:
Torna al sommario..........
Hai un argomento da proporre? Entra nel forum di Ateneo palermitano e avvia il
dibattito con gli altri navigatori
.............................. entra
Oppure scrivi una e-mail
al Direttore
............................. scrivi
|