di f. p.

Altro avvicendamento significativo ai vertici dell’Università di Palermo dopo quello della massima carica accademica.

Vincenzo Petrigni è stato nominato all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione nuovo direttore amministrativo dell’Ateneo. Sostituisce quel Mario Giannone Codiglione nel quale, ahinoi, ci siamo imbattuti (meglio dire scontrati) ai tempi del tentato licenziamento da dipendente dell’Ateneo del direttore di questa testata.
L’idea, poi rivelatasi un vero e proprio boomerang per la struttura accademica palermitana, era stata in parte del rettore pro tempore Giuseppe Silvestri e in parte del pro tempore direttore amministrativo dell’Ateneo, Giannone Codiglione, appunto.

Ma torniamo ai giorni nostri.

Avvocato, 49 anni, Vincenzo Petrigni, da quattro anni presidente del Consorzio universitario della Provincia di Palermo, selezionato da una rosa di 42 candidati presentatisi a seguito della pubblicazione di un bando ad hoc, arriva per occupare la poltrona su cui Codiglione stava seduto da quasi sette anni.
Tra le tante esperienze lavorative maturate, Petrigni è stato anche direttore di penitenziari in diverse città italiane, compreso, a Palermo, il “rinomato” carcere dell’Ucciardone.

Dunque… da un carcere all’altro, visto che tra qualche giorno (esattamente dal primo marzo) siederà nei suoi uffici dello Steri, come si sa ex Tribunale ed ex carcere dell’Inquisizione…
E siccome mai nulla avviene per caso, con la sua esperienza di direttore di penitenziario arriva proprio quando negli Atenei della Malauniversità, compreso quello di Palermo dove ci sono ancora diversi casi giudiziari aperti, c’è proprio bisogno di esperienza in fatto di detenzioni… Se dovesse essere necessaria, naturalmente.