novembre-dicembre 2008 numero 82/83

attualità
Più mangio e più voglio mangiare
Sul piede di guerra per difendere i propri privilegi il Sum di Firenze e le altre Scuole Speciali. Lettera al ministro Gelmini
 

di  f. p.

nella foto: Palazzo Strozzi, sede del Sum, a Firenze

Vi ricordate di quando abbiamo scritto del Sum?

Se non avete voglia di rileggere quel nostro vecchio articolo riassumiamo in breve: il Sum è quell’Istituzione fiorentina mangiasoldi che rientra nell’elenco delle figlie delle galline bianche, leggasi strutture megagalattiche tutto fumo e poco arrosto che, contrariamente alla maggior parte delle strutture accademiche, come la vecchia pubblicità di un profumo maschile “non deve chiedere mai”. Nel senso che i soldi le sono sempre arrivati a pioggia in automatico, a discapito della gloriosa Facoltà di Lettere dell’Ateneo, per esempio, costretta per anni a vivere senza soldi e con in dote una bella dose di cani randagi, zingari, drogati e punkabbestia (chissà se finalmente questi graditi ospiti non abbiano cambiato casa: non sappiamo, ma ci informeremo) con cui fare quotidianamente i conti tra corridoi e aule che non hanno niente a che fare con la sontuosità della sede del Sum: Palazzo Strozzi (mai nome fu più appropriato).

Il Sum, ovvero, per chi ancora non lo sapesse, un’Istituzione di Alta Specializzazione nell’ambito delle Scienze umane, oggi torna prepotentemente in primo piano per il suo indiscutibile coraggio.
Il coraggio, molto ardito, di chiedere ancora soldi insieme ai suoi confratelli dell’Alta Specializzazione e cioè Scuola Normale di Pisa, Sant’Anna di Pisa, Ssis (Scuola di Specializzazione all'insegnamento secondario) di Trieste, Imt (Istituzioni, Mercati, Tecnologie) di Lucca, Isufi (Istituto Superiore Universitario per la Formazione Interdisciplinare) di Lecce, Scuola Superiore di Catania e Iuss (Istituto Universitario di Studi Superiori) di Pavia.

La richiesta è stata formalizzata con una lettera al ministro Gelmini.
“… riteniamo importante – scrivono sul documento le preoccupatissime Alte Istituzioni - che, nel quadro dei provvedimenti sull’Università, la funzione delle Scuole Superiori a ordinamento speciale venga adeguatamente riconosciuta, garantita e promossa”. Come? Con “… un provvedimento di sistema per assicurare la messa a regime e il finanziamento”.

Insomma, fondi speciali per Scuole speciali, più chiaro di così.

Chissà che il ministro, anzi, la ministra, non abbia il cuore più tenero di quello dei suoi colleghi uomini…

 


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