di  f. p.

Ormai è certo: il direttore generale dell’Università Antonello Masia non ci legge, o, se ci legge, poi ci dimentica. Se ci avesse letto - e non ci avesse dimenticato - non sarebbe incorso nell’ennesimo clamoroso incredibile errore.

Il 13 novembre scorso il Miur ha pubblicato una nota riguardante la Commissione del concorso del 1990 – quello del caso Eboli (per leggere una nostra intervista a Mariella Eboli clicca qui) – dove, oltre alla lista dei professori interessati alla reiterazione del concorso (in numero di 123 per 35 posti!), ci sono anche i nomi di tutti i commissari d’esame. Giusto, se non fosse per un piccolo particolare: tra quei nomi c’è ancora Giovanni Quaranta!
Nonostante noi da queste pagine lo avessimo sottolineato a dovere già la scorsa estate con tanto di tabella esplicativa del file ministeriale da noi riveduto e corretto.

Giovanni Quaranta, eletto per i professori associati con decreto di nomina del 28 luglio 2008 (al pari degli altri componenti), come già abbiamo sottolineato nell’articolo dell’estate scorsa, sarebbe dovuto sparire da quella Commissione in quanto reso idoneo in un concorso del 2002, sessione I, bandito dall'Università del Molise, nel quale erano membri di Commissione Maria Andreoli e Maurizio Aragrande, ovvero due dei 37 vincitori decaduti.

Quaranta dunque, tra poco si troverà a giudicare i giudici che l’hanno fatto professore associato!
Il che, oltre che illegittimo, è anche grottesco. Ma evidentemente la misura del grottesco cambia da individuo a individuo e quello che è paradossale per noi è credibile per il Ministero, direttore generale in primis.