febbraio 2008 numero 74

attualità
Come prima, peggio di prima
A Palermo ritardi pluriennali per la consegna delle pergamene di laurea: disattesi gli impegni presi quattro anni fa

di  f. p.

Dove sono andate a finire quelle promesse di efficienza, quelle dichiarazioni d’intenti che avrebbero dovuto portare nel giro di pochi mesi l’Università di Palermo in pari quanto a rilascio delle pergamene di laurea?
Sembravano così sinceri che persino noi, notoriamente smaliziati in fatto di Atenei siciliani e palermitani in particolare, c’eravamo cascati.

Ma facciamo un piccolo riepilogo per farci tornare la memoria.
Nel 2004 erano pronte quelle del periodo ’96-’99 e noi ne abbiamo scritto (con qualche frecciatina di commento…) a febbraio di quell’anno, quindi esattamente quattro anni fa.
A giugno 2004, cioè quattro mesi dopo, dall’Ateneo avevano fatto sapere – e noi ne abbiamo scritto - che entro il mese di dicembre (di quell’anno, è bene precisare…) sarebbero state tutte pronte, e che dal successivo anno accademico sarebbe stato possibile ritirare le pergamene subito dopo aver conseguito la laurea.
Promesse da marinaio, senza offesa per i marinai.
Da allora di anni accademici ne sono passati quattro e dei venticinque anni di ritardi registrati a quell’epoca (con, allora, ottomila diplomi di laurea da consegnare) forse se n’è sanato solo il 10% (o il 5? o magari il 15? non siamo bravi coi numeri e le percentuali, si sa, come si sa che la maggior parte del pregresso sta ancora ad ammuffire negli archivi polverosi dell’inefficienza dell’Ateneo).
A rileggerlo ora verrebbe voglia di eliminarlo quell’articolo del menga, se non fosse per le copie d’obbligo depositate in Prefettura.

“Anche cinque anni per la pergamena di laurea” titolava il Giornale di Sicilia alcuni giorni fa. E all’interno: “I più fortunati riescono ad ottenere la preziosa carta solo dopo due anni, ma sono casi sporadici” (chissà se qualcuno dai competenti Uffici dell’Ateneo spiegherà mai questa disparità di trattamento e in base a quali criteri si stanno muovendo).

Come prima, peggio di prima.

La risposta dell’Ateneo? Sul quotidiano locale, da dove apprendiamo che “… quasi tutte le lauree registrate entro il 2002 sono in distribuzione. Situazione fluida per Agraria, Economia e Scienze politiche, con attese di due anni circa. I casi più spinosi riguardano Scienze della Formazione, Giurisprudenza e Lettere e Filosofia. Alcuni diplomi registrati nel 2003 sono ancora in stampa e prima di essere distribuite dovranno passare alla fase della verifica”.
Intanto, a fronte di queste inadempienze che pesano come macigni sulla credibilità dell’Ateneo, il rettore Silvestri, in procinto di lasciare il trono accademico per (straripante) scadenza dei termini, come ultimo regalo agli studenti pensa di aumentare le tasse del 20%, con oscillazioni che andranno dai 20 euro in più per le fasce di reddito più basse ai 150 per le massime (la proposta, al momento in cui scriviamo, deve essere ancora approvata in Consiglio di Amministrazione). Tra le motivazioni addotte dal rettore per l’aumento l’efficienza delle Segreterie.

A questo punto la domanda è d’obbligo ed è su per giù la stessa che abbiamo posto quattro anni fa: che hanno fatto, finora (in attesa degli aumenti sulla busta-paga direttamente proporzionali, a quanto pare, a quelli delle tasse agli studenti) tutti i responsabili, i funzionari e gli impiegati degli Uffici di Segreteria dell’Università di Palermo addetti al rilascio delle pergamene di laurea?


 


argomenti correlati:



Torna al sommario..........



Hai un argomento da proporre?  Entra nel forum di Ateneo palermitano e avvia il dibattito con gli altri navigatori
.............................. entra



Oppure scrivi una e-mail
al Direttore
............................. scrivi

© Ateneo palermitano - tutti i diritti riservati