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Aumenta il numero degli ospiti
allo zoo di Palermo di proprietà dell’Ateneo. Dopo i
cani randagi, ora è il
turno delle pulci.
Per poterle ammirare basta recarsi nelle ore d’ufficio alle Segreterie
Studenti della Cittadella universitaria, in viale delle Scienze, in quella
di Giurisprudenza in particolare.
Per la verità le più recenti notizie di cronaca cittadina parlano di
disinfestazione già effettuata (non abbiamo verificato e non ci alletta
verificare), ma ci siamo documentati sulle pulci e questo è quello che
abbiamo appreso:
Le pulci appartengono all’ordine dei sifonatteri e per la riproduzione
necessitano del sangue dell’ospite, individuato tra gli animali a sangue
caldo.
Le pulci con cui l’uomo viene più facilmente in contatto sono la pulce del
gatto (Ctenocephalides felis) e la pulce del cane (Ctenocephalides canis).
Lo sviluppo delle pulci è uno sviluppo completo con metamorfosi.
ll ciclo vitale si divide in quattro stadi: uova, larve, pupa e adulto. Le
pulci adulte che vivono su un ospite si accoppiano tra di loro e le femmine
producono le uova che vengono depositate sul mantello dell’animale e cadono
successivamente per terra. In presenza di ospiti le femmine possono vivere
per più di tre mesi e produrre sino ad un massimo di 24 uova al giorno.
Il controllo e la disinfestazione per essere veramente efficace deve basarsi
su due premesse fondamentali: l’identificazione della specie e del suo
comportamento e il possesso di nozioni di Biologia. Nell’esecuzione di una
disinfestazione contro le pulci è importante ricordare che quelle adulte
visibili rappresentano una piccola parte dell’intera popolazione presente
nell’area infestata. La maggior parte dell’infestazione è infatti presente
allo stadio di uova, larve e pupe.
Per meglio affrontare il problema-pulci è dunque opportuno combinare più
attacchi.
Non ci dilunghiamo oltre (chiunque potrà approfondire… spulciando Internet)
e ci domandiamo invece: quell’unica disinfestazione alla Cittadella
universitaria di Palermo (le cronache non parlano di
programmazione a medio e lungo termine), effettuata, more solito, in emergenza, basterà a risolvere il problema?
Ma, non entrando nel merito
tecnico dell’intervento - non siamo esperti di pulci anche se spesso le
facciamo - ci piacerebbe sapere “chi” al
viale delle Scienze le ha… importate.
Considerato che le pulci crescono e si moltiplicano in ambienti
igienicamente carenti, considerato che tra le specie più comuni c’è quella
ospitata dai cani e considerato che la Cittadella universitaria da anni è
sede preferita di tutti i randagi della zona, non sarebbe peregrino pensare
che le pulci alle Segreterie Studenti dell’Università di Palermo sono lì per
gentile concessione dei cani randagi liberamente circolanti all'interno del
viale delle Scienze.
A proposito, l’ingresso allo zoo è gratuito e, fortunatamente (anche se non
per tutti), facoltativo.
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