Chi mal comincia... non è a metà dell'opera
Che qualcosa non ha funzionato nella macchina burocratica organizzativa dell'ex Facoltà di Magistero di Palermo sono tutti coscienti: gli studenti aspiranti all'ammissione al corso in Tecnica pubblicitaria e i responsabili della Facoltà. Ma che cosa non ha funzionato, costringendo di fatto quegli studenti, appena usciti dalle scuole superiori, alla prima "buggeratura" accademica neanche messo piede in Facoltà, non è dato sapere, né ci aiutano alla comprensione le motivazioni addotte dalla controparte.
Questi i fatti. Giorno dell'esame, ore 14. Cento giovani, neodiplomati, provenienti da Palermo, Agrigento, S. Agata di Militello e Caltanissetta, si presentano alla Facoltà di piazza Florio per sostenere il pre-esame di Tecnica pubblicitaria, a numero programmato. Ma - sorpresa! - la prova era quel giorno, sì, ma quasi sei ore prima! "Non certo per colpa nostra" precisano indignati gli studenti. E stilano un documento di protesta col quale chiedono al presidente del corso di laurea in Scienze della Comunicazione Antonio La Spina di fare chiarezza. E il professor La Spina risponde, infatti, ma non contribuisce minimamente a fare chiarezza, tutt'altro. Perché sostiene che l'avviso esposto in Facoltà e trasmesso alle varie segreterie dei poli distaccati della Sicilia parlava chiaro e fissava l'inizio della prova alle 8,30. Conclusione (di La Spina): sono stati i ragazzi a leggere male. E a quel punto gli studenti insorgono, mettendo sotto accusa l'intera organizzazione della Facoltà e anche chi per
difenderla nega persino l'evidenza. Perché, si sono detti, (e noi pure), può darsi che qualcuno di loro ogni tanto, all'improvviso, non sappia più leggere, ma cento che leggono tutti la stessa cosa sbagliata (nella fattispecie ore 14) è più difficile che possa accadere...
E allora? Allora:
o gli studenti hanno avuto una allucinazione di gruppo a reti non unificate
- o sono diventati analfabeti all'improvviso
- o sono tutti bugiardi
- o (specie i fuori sede) masochisticamente hanno deciso di spendere soldi e salute in una gita inutile alla volta della Facoltà...
- oppure..., molto più semplicemente, è stato un caso di ordinaria disorganizzazione accademica locale.
Perché può succedere di cambiare i programmi, però non deve succedere che di questi cambiamenti non si mettano al corrente correttamente gli studenti.
Ma come ha fatto il La Spina a sostenere che c'era scritto 8,30 sugli avvisi esposti?
o lo riteneva probabile, ma non aveva personalmente letto gli avvisi
- o valgono anche per lui i precedenti punti nn. 2 e 3
- oppure l'avviso delle 8,30 effettivamente c'era, in sostituzione di quello sbagliato (e divenuto "scomodo") delle 14.
Eh, La Spina, La Spina! Un presidente di corso di laurea in Scienze della comunicazione dovrebbe sapere tutto sulla... comunicazione!
f. p.
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