di  f. p.

Il 19 gennaio scorso abbiamo ricevuto in redazione una lettera anonima di denuncia dell’ennesimo caso di concorsopoli palermitana.
Il concorso sotto accusa – anzi la valutazione comparativa – per un posto di ricercatore riguarda la Facoltà di Architettura, settore scientifico-disciplinare ICAR/14 (Composizione architettonica e urbana) ed è stato bandito e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 19 del 7 marzo 2008. Le prove si sono svolte il 21, 22 e 23 gennaio, ovvero dopo l’arrivo della lettera anonima alla nostra redazione. Sulla lettera c’è scritto il nome del vincitore, che noi abbiamo riscontrato esatto e che voi, se volete, potete leggere personalmente sul sito ufficiale dell'Ateneo.

Chi ci ha scritto – ma i destinatari non siamo solo noi, all’ultimo posto degli indirizzi, bensì – nell’ordine – la Procura della Repubblica di Palermo, il ministro del Miur Mariastella Gelmini il rettore dell’Ateneo Roberto Lagalla e la sede palermitana di “La Repubblica”, sapeva dunque in anticipo chi sarebbe stato il vincitore. Secondo il sistema spartitorio dei concorsi truccati: oggi tu fai vincere il mio pupillo a me, domani io faccio vincere il tuo pupillo a te. Altro che rinnovamento.

Noi ora aspettiamo di vedere che cosa faranno gli altri destinatari chiamati in causa dalla lettera, a cominciare dalla Procura della Repubblica di Palermo. Perché se da un lato il baronato accademico vive e prospera, dall'altro - forse - qualche giudice si sta finalmente cominciando a svegliare.