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Dopo nove anni di gestazione
partirà finalmente in Sicilia, dal prossimo anno accademico 2008-2009,
il Politecnico del Mediterraneo, la “sfida” multiculturale siglata dai
quattro Atenei siciliani di
Catania, Enna, Messina e Palermo e dalla Regione Siciliana, che ha in
progetto di rispondere alla
richiesta di alta formazione proveniente da tutto il bacino del Mare
Nostrum.
Il Polimed, di cui più volte nel corso degli anni ci siamo occupati sul
nostro giornale, è stato
ufficialmente presentato a fine giugno alla Camera dei Deputati di Roma dal
presidente
dell’Associazione Mediterraid Antonello Fratoddi, che per tutta l’estate
farà personalmente
promozione itinerante – un tour dalla Spagna al Marocco, dalla Francia alla
Tunisia, fino alla Grecia
– per spiegare ai giovani studenti stranieri l’importanza di studiare in
Sicilia.
In un primo tempo verranno attivati 98 corsi di dottorato di ricerca, ai
quali si potrà accedere
per concorso. Successivamente saranno avviati master – annuali o biennali –
e anche corsi di laurea
specialistica.
Gli studi svilupperanno temi nell’ambito ingegneristico, architettonico,
agrario, biologico,
geologico, economico-giuridico, bio-tecnologico, internazionalistico e delle
tecniche
dell’informazione.
La previsione di frequenza è di 2.500 unità, considerati sia gli studenti
italiani, sia gli stranieri.
Il Politecnico del Mediterraneo è stato costituito utilizzando le risorse
del Por 2000/2006 - 6 milioni 434 mila euro – gestite dal Dipartimento
regionale della Pubblica
Istruzione, che ha finanziato la fase di start-up.
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