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Su questo giornale lo conosciamo
più per il terremoto scatenatosi anche intorno al suo nome nell’ambito del
processo nazionale al baronato di Agraria
messo in moto dal professore Quirino Paris
che come preside della Facoltà di Agraria. Ma – il professore Tudisca non ce
ne voglia - una carica politica, già bissata peraltro - fa meno notizia di
un sistema che si sta cercando di “chiudere all’angolo”, che abbiamo
chiamato Malauniversità e di cui le baronie accademiche, pur perniciose,
costituiscono solo un aspetto.
Detto ciò, oggi i riflettori sono ancora puntati sulla Facoltà di Agraria di
Palermo per illuminare il passaggio del testimone della sua Presidenza: da
Salvatore Tudisca, ordinario di Politica agraria a Giuseppe Giordano, 59
anni, ordinario di Idraulica agraria, che sarà preside della Facoltà per il
prossimo triennio.
Dopo due mandati, sei anni di governo conditi di denunce e controdenunce, e l’ineleggibilità per motivi di
Statuto, Tudisca, dunque, lascia il posto a Giordano, eletto con 84 voti a
favore contro i 52 dell’altro candidato, Giuseppe Barbera, ordinario di
Colture arboree.
Alla votazione erano presenti 142 elettori sui 157 aventi diritto e le
schede bianche sono state 6.
Buon lavoro al prof. Giordano e al prof. Tudisca buona fortuna e arrivederci
alla prossima puntata del processo Paris!
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