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Quando
ancora concorsopoli non esisteva e la malauniversità non era nemmeno una
parola, c'era qualcuno, a Catania, che scriveva così:
Egregio Professore*,
ho appreso che il Consiglio della Facoltà di Lettere ha deciso di affidarmi,
per l’anno ’45-’46, il corso di Letteratura francese.
Non so come ringraziare i professori della Facoltà per questa designazione
che tanto mi onora. Sarei felice e orgoglioso d’insegnare nell’Università di
Catania accanto a coloro che furono e sono i miei maestri, accanto ad amici
a cui sono legato da affetto, stima e ammirazione.
Ma parecchie ragioni, fra cui, non ultima, quella di sentirmi inferiore al
compito che mi sarebbe affidato, mi vietano di accettare il cortesissimo
invito.
Prego Lei e i Professori della Facoltà di scusarmi e di vedere nella fretta
con cui ho voluto comunicare la mia decisione il desiderio che ho di mettere
subito la Facoltà di Lettere in grado di rivolgere ad altri l’invito del
quale rimarrò sempre gratissimo.
Tanti saluti.
V.**
28 giugno 1945
* Santino Caramella, nel 1945 preside della Facoltà di Lettere
dell’Università di Catania
** Vitaliano Brancati
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