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E’stato presentato in Senato il 17 gennaio di quest’anno e annunciato nella
successiva seduta pomeridiana del 23.
Il 28 marzo è stato assegnato alla settima Commissione permanente –
“Istruzione pubblica, Beni culturali” – e attende ora di essere esaminato.
E allora perché ne parliamo? Perché, indipendentemente da come andrà a
finire, il fatto stesso che esiste fa già sensazione.
L’iniziativa parlamentare è partita da un senatore di Forza Italia, il
napoletano Gaetano Quagliariello – cofirmatari in data successiva altri sei
senatori azzurri – e ruota intorno a uno spinoso interrogativo: abolire o no
in Italia il valore legale della laurea?
Noi, come più volte ribadito, non ci schieriamo, ma abbiamo aperto il
dibattito alcuni mesi fa raccogliendo le opinioni dei lettori e le
diverse posizioni di docenti qualificati espresse attraverso varie forme di
contributi che abbiamo puntualmente pubblicato.
Registrare ora che, pur con la lentezza dei tempi burocratici italiani,
qualcosa di “politico” si sta muovendo intorno all’argomento non può che
farci piacere, al di là della posizione che il disegno di legge firmato
Quagliariello ha assunto nei confronti del problema.
La richiesta di “abrogazione delle disposizioni di legge in vigore che
conferiscono valore legale al diploma di laurea e a tutti i diplomi
universitari” sollecitata dal senatore forzista e dagli altri sei firmatari
azzurri è oggetto dell’art. 15 comma 2 lettera a) del disegno di legge che
verrà prossimamente esaminato in Commissione.
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