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Bella, ricca, bionda, massona - delle quote rosa - e soprattutto moglie di
un barone della Medicina dell'Università di Bologna.
Intorno a lei, che si chiama Lucia Scorolli, ruota la brutta storia di
cattedre e proiettili, posti contesi e colpi bassi per sterminare la
concorrenza.
Policlinico Sant'Orsola, un posto di associato. Alla Scorolli, abituata
nella vita ad avere tutto, clinica privata compresa, quel posto fa gola.
E anche al marito Renato Meduri, settant'anni, ordinario di Ottica
fisiopatologica e direttore di Discipline chirurgiche, rianimatorie e dei
trapianti di quello stesso ospedale universitario, che per lei smonterebbe
anche la Tour Eiffel.
C'è poco tempo però per approfittare della situazione di baronato del prof
Meduri, che sta per andare in pensione. Occorre saltare i convenevoli.
All' amore suo Lucia chiede con insistenza quel titolo accademico che le
manca tanto. E il Meduri glielo regala, o per la verità, prova a
regalarglielo, modellando il bando di concorso a quel posto di associato
sulle fattezze professionali della sua bella moglie.
Ma il diavolo fa le pentole e non i coperchi, e i cinque membri della
Commissione modificano il profilo richiesto per il concorso: il candidato
ideale non ha più il fisico mozzafiato della dottoressa Scorolli in Meduri,
che dunque vede inesorabilmente allontanarsi il sogno di gloria
accademica.
La coppia accusa del colpo basso il terzo protagonista della storia, altro
barone della Medicina del Sant'Orsola: Emilio Campos, cinquant'anni,
ordinario e direttore della Prima clinica oculistica, nemico giurato del
collega Meduri per ragioni di spartizioni di potere.
Meduri lo accusa e lo minaccia: "Stavolta non la passerai liscia", gli
lascia incontestabilmente registrato sulla segreteria telefonica il 13
novembre scorso.
Se non una prova, un forte indizio.
E così quando Campos riceve a casa sette proiettili calibro 9, Digos e
sostituto procuratore della Repubblica Enrico Cieri è l'ineffabile coppia
Meduri-Scorolli che vanno a cercare. E confezionano per loro l'accusa di
essere i mandanti di quelle minacce.
Roba da cronaca nera di quartieri degradati da periferia suburbana. Se non
fosse che l'Esimio prof e la sua rispettabile consorte, firmatissima
dalla testa ai piedi neanche uscisse ogni giorno dalle pagine di Vogue,
frequentano invece il più antico e nobile Ateneo d'Europa, dove nel 1988,
a novecento anni dalla sua fondazione - quattrocentottanta rettori europei
si riunirono per firmare la Magna Charta Universitatum, dove,
guarda caso, si parla anche di reclutamento
dei docenti.
Chissà se i coniugi Meduri l'hanno mai letta. |
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