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La quinta sezione della Corte di Cassazione di Palermo si č espressa sul ricorso presentato dalla difesa di Giovanni Mercadante, radiologo,
deputato regionale di Forze Italia e docente dell'Universitą di Palermo.
La decisione - favorevole all'inquisito - ha annullato, con rinvio al Tribunale, l'ordinanza di custodia cautelare che era stata emessa nei
confronti di Mercadante, imputato con l'accusa di associazione mafiosa e voto di scambio e ricoverato in una struttura carceraria ospedaliera
di Avellino su decisione del Gip,
che
aveva confermato gli arresti respingendo l'istanza di scarcerazione per motivi di salute avanzata dai suoi avvocati.
Mercadante, arrestato a Palermo
a
luglio dello scorso anno, e successivamente trasferito nel carcere di
Vibo
Valentia resta comunque detenuto, in attesa che la sua posizione venga ridiscussa davanti al Tribunale della libertą.
Intanto la Procura di Palermo ha completato l'inchiesta, chiedendo per il radiologo il rinvio a giudizio.
Esponente di spicco della Palermo-bene, Giovanni Mercadante č stato ritenuto infatti, dalla Procura del capoluogo siciliano, vicino alle cosche,
in quanto anello di congiunzione tra gli ambienti professionali e imprenditoriali della cittą e la mafia, in particolare la cosca di Prizzi - paese
dell'entroterra palermitano - capeggiata dal boss Tommaso Cannella, parente di Mercadante per parte di madre.
L'imputato ha recentemente usufruito di un permesso di cinque giorni per tornare a Palermo ad assistere il figlio diciannovenne in coma per un
incidente automobilistico.
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