|
|
Giovanni Marcadante, il radiologo deputato regionale siciliano di Forza Italia, professore associato all'Universitą di Palermo, arrestato
con l'accusa di associazione mafiosa e voto di scambio, di cui ci siamo occupati sui numeri di
luglio-agosto e di
settembre
resta in custodia cautelare, nonostante i sopravvenuti problemi di salute che la difesa aveva sollecitato a prendere in esame per una eventuale
scarcerazione.
Dunque il Giudice per le indagini preliminari ha detto no, ma ha acconsentito al ricovero in una struttura carceraria ospedaliera di
Avellino - dove attualmente
Mercadante si trova - dopo le perizie e le consulenze di
parte - richieste dagli avvocati Nino Mormino, Roberto Tricoli e Massimiliano Miceli del collegio difensivo - e le conclusioni dell'esperto da lui
stesso nominato, che non hanno considerato incompatibili le condizioni dell'indagato con la custodia cautelare.
La necessitą da parte del Gip di rivolgersi a un esperto č stata motivata dal parere negativo espresso, sulla richiesta degli avvocati difensori, dal
Pubblico Ministero Nino Di Matteo.
Il pool accusatorio - coordinato da Giuseppe Pignatone e di cui fanno parte Maurizio De Lucia, Michele Prestipino, Roberta Buzzolani e Domenico
Gozzo - ha assicurato la chiusura delle indagini entro le prossime settimane.
La vicenda in cui č coinvolto il professore Mercadante - denominata "Operazione Gotha" per l'alto livello sociale del personaggio, ritenuto da molti,
fino a poco prima dell'arresto, al di sopra di ogni sospetto (nonostante da tempo si vociferasse di una sua appartenenza all'"onorata societą") - riguarda
i nuovi assetti della mafia in cittą e in provincia.
L'interrogativo che pesa sulla testa del docente palermitano č legato al suo ruolo all'interno del sistema criminale, che lo vedrebbe
anello di congiunzione tra gli ambienti politici, professionali e
imprenditoriali da un lato, e la mafia dall'altro.
Buona parte di responsabilitą per questo sospetto č dovuta alla parentela di Mercadante con
il boss di Prizzi (paesino dell'entroterra palermitano) Tommaso Cannella: una parentela che scotta, essendo il mafioso cugino del radiologo
per parte di madre. E Mercadante infatti nella sua tesi difensoria sostiene che č esclusivamente per questa parentela - di cui naturalmente
non č responsabile - che č stato accusato di mafia.
Ora il caso passerą all'esame della Cassazione. |
|
argomenti correlati:
Torna al sommario..........
Hai un argomento da proporre? Entra nel forum di Ateneo palermitano e avvia il
dibattito con gli altri navigatori
.............................. entra
Oppure scrivi una e-mail
al Direttore
............................. scrivi
|