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Quasi una rivoluzione, sia da destra, sia da sinistra. Che a quanto pare ha sortito già i suoi effetti.
Il Governo corregge il tiro e con un emendamento alla nuova Finanziaria relativa al triennio 2007/2009 recentemente varata
prova a calmare tutti gli animi.
L'emendamento prevede uno stanziamento di 177,5 milioni di euro complessivamente, cioè per l'intero triennio, così
suddiviso: 140 milioni per le assunzioni dei ricercatori nelle Università, e 37,5 milioni per le assunzioni dei ricercatori negli
Enti di ricerca.
Secondo quanto previsto dall'emendamento, dunque, il ministro del Mur Fabio Mussi potrà avviare un reclutamento straordinario
"con criteri di valutazione dei titoli didattici e dell'attività di ricerca, garantendo celerità, trasparenza e allineamento
agli standard internazionali".
Un concorso straordinario, che valuterà con particolare attenzione "i pregressi rapporti di lavoro, i titoli scientifici e l'attività di ricerca svolta",
sarà bandito anche per le nuove assunzioni negli Enti di ricerca pubblici.
L'emendamento prevede anche un'opportunità in più per i ricercatori contrattisti a tempo: se sono vincitori di concorso per l'assunzione
a partire dal 2008, nel 2007 potranno vedersi rinnovato il contratto a tempo determinato già attivo.
Ma il Governo non si ferma qui. E con un altro emendamento al mal digerito testo della nuova Finanziaria, prevede la creazione di un fondo finalizzato a
stoppare la fuga dei cervelli dall'Italia all'Estero: 20 milioni di euro per il 2007.
La nuova Finanziaria emendata, che sta seguendo il normale iter di legge, al momento in cui scriviamo è già stata approvata dalla Camera. |
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