dicembre 2005 numero 48

attualità
Palermo: Giurisprudenza restaurata apre le porte
Un tuffo nella storia la visita alla Facoltà, tra soffitti affrescati, barocco totale, legni intarsiati e vetri-cattedrale

di  Manfredi Pomar

nella foto: La Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Palermo

Un restauro discreto, senza rumori mediatici, eppure straordinario.
La Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Palermo, ripulita dalla polvere e dagli insulti del tempo, è tornata alla luce in tutto il suo splendore e apre le porte a coloro che vorranno visitare un pezzo, monumentale non soltanto nell'aspetto esteriore, di indimenticata storia locale.

"Motore" dell'iniziativa il nuovo e giovane preside Giuseppe Verde, che ha fortemente spinto affinché i racconti delle sale affrescate, dei volumi di pregio, delle vetrate dipinte, dei legni intarsiati non restassero soltanto patrimonio dei frequentatori abituali.

Molto articolato il progetto di restuaro - responsabile Tilde Marra del Dipartimento di Storia e Progetto nell'Architettura, consulente Maria Giuffrè - che ha interessato tutti i "pezzi" storici della Facoltà, dalle Sale di lettura con le preziose scale in legno, alle antiche aule - completamente rimessa a nuovo l'Aula Magna - dal barocco straordinario dell'Oratorio dei Falegnami alle porte dell'Aula Santi Romano, alle vetrate-cattedrale, fino al Chiostro, non ancora del tutto completato, ma che ha richiesto anni e anni di lavoro.

La visita alla Facoltà restaurata prevede anche una interessantissima mostra fotografica nell'Aula Chiazzese, dove le immagini e i volti fermati dagli scatti della macchina fotografica - quelle del Ventennio fascista - coincidono con i ricordi di ben due generazioni di bidelli della Facoltà.

L'edificio, sorto nel Seicento come convento dei Padri Teatini e ritoccato negli anni Trenta, divenne sede accademica nel 1806 e sede della Facoltà negli anni Settanta.

A studiare nelle sue Aule anche un pezzo di storia locale recente: l'attuale presidente della regione siciliana Totò Cuffaro e l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ma anche l'onorevole socialista Turi Lombardo e quel Calogero Mannino balzato più volte sulle prime pagine dei giornali di una ancora poco chiara cronaca locale.

Gli spazi restaurati dello storico edificio saranno aperti al pubblico fino all'8 gennaio, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20.


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