Fuori cantiere aperto e disagi, dentro - ma solo in una parte ridotta della struttura - soluzioni avveneritiche con monitor, display e maxischermi: gli studenti di Economia dell'Università di Palermo - i primi a entrare nel Polididattico di viale delle Scienze, la megastruttura inaugurata a gennaio scorso nonostante non sia stata ancora completata e di cui ci siamo occupati sull'editoriale del numero scorso ("Ateneo Palermitano n° 38/05) - dal 2 marzo, giorno di inizio delle lezioni, si dibattono tra due opposte realtà.
Una situazione di precarietà giustificabile solo con l'endemica carenza di spazi in cui da sempre l'Ateneo si dibatte. Sulla scia degli studenti di Economia, altri studenti, di Scienze della Formazione e di Lettere, occuperanno prossimamente gli spazi del Polididattico, ritenuti a quanto pare accessibili, nonostante dal cantiere era giunta notizia che quello stesso "primo lotto" inaugurato due mesi fa sarebbe stato veramente operativo non prima del prossimo giugno.
Particolare di rilevanza minima per chi è abituato a seguire le lezioni da dentro un cinema (vedi studenti di Scienze politiche), per chi può frequentare un regolare corso di studi grazie alla magnanimità di docenti e studenti di altre Facoltà dell'Ateneo (vedi studenti di Scienze motorie), o per chi, a garanzia della propria incolumità, salta le lezioni causa crolli di soffitti fatiscenti (vedi studenti di Architettura).

Pienamente soddisfatti di come stanno andando le cose il prorettore all'Edilizia Salvatore Di Mino - "Finalmente i progetti e le cifre su cui tutto l'Ufficio tecnico ha lavorato per anni con grande impegno si concretizzano" - e l'ingegnere Nino Catalano, dirigente della Divisione tecnico-patrimoniale dell'Ateneo.