Sono sei le imprese in corsa per la gestione dell'asilo nido dell'Università di Palermo: l'Associazione temporanea di imprese (Ati) guidata dalla Piccoli Passi di Bagheria e costuita pure dall'Associazione Exemplar, dall'alimentari La Rocca, da Sciortino Giuseppe e dalla coop Csm; l'Ati guidata dall'Amanthea di Caccamo insieme con la coop sociale Nido d'Argento, la Societate e la coop Eurogiovani 2000; la Fenice di Palermo; l'Ati composta dalla coop sociale Città Nuova di Siracusa, la coop sociale L'Airone e la Spazio Bambini Onlus; la Letizia di Marsala insieme con la Nuova Presenza Onlus e la coop sociale La Rinascita e infine La Gardenia di Siracusa.
Il bando di gara, come si vede, era stato rivolto non solo alle imprese, ma anche alle cooperative e alle associazioni senza fini di lucro e terrà in considerazione la proposta economica, ma anche il progetto educativo presentato dalle imprese.
L'importo per la gestione dell'asilo nido è di 750 mila euro: 600 mila serviranno per le retribuzioni degli operatori e 150 mila per l'organizzazione del servizio. Sarà su questi 150 mila euro che si potrà praticare il ribasso.

L'Amministrazione procederà ora all'aggiudicazione, che dovrà arrivare, secondo i programmi dell'Ateneo, entro un mese dal bando di gara.

La "Casetta rossa" - l'edificio ottocentesco di viale delle Scienze già da tempo individuato per offrire questo servizio ai dipendenti dell'Ateneo e che a questo scopo è stato già restaurato e inaugurato alla presenza del ministro per le Pari opportunità Stefania Prestigiacomo - potrà ospitare nei suoi locali, che sono già stati arredati, 12 lattanti e 48 bambini fino a tre anni d'età.