Si sono recentemente inaugurati al Policlinico San Donato di Milano i nuovi corsi della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università.

Con questo ultimo passo, che chiude un cammino iniziato con la prima convenzione ventun'anni fa, centinaia di studenti avranno come sede universitaria un grande ospedale, nel progetto di dimensioni europee, dove i docenti potranno insegnare loro la teoria e, attraverso l'assistenza ai malati, potranno anche fare da tutor per la parte pratica.
Il nuovo anno accademico, dunque, avrà la possibilità di utilizzare una avanzata area didattica dotata di aule informatizzate, biblioteca, laboratori di ricerca, sale riunioni.
In fase di realizzazione anche una foresteria per quei pazienti che necessitano solo di cure ambulatoriali e per i parenti che verranno ad assistere i pazienti da tutto il mondo.

Il Policlinico San Donato, insomma, con la realizzazione di questo ambizioso progetto, sarà la dimostrazione tangibile di quanto occorre fare per allineare l'Università italiana al resto del mondo.
"A San Donato - ha spiegato Massimo Malcovati, presidente del corso di laurea - gli studenti avranno un contatto diretto continuo con il Corpo docente, premessa indispensabile per un buon apprendimento". A lui ha fatto eco il preside della Facoltà Guido Coggi, che ha detto: "La medicina è cambiata, l'Università deve trasferirsi e andare in quei Centri di eccellenza dove è possibile veramente insegnare e compiere dei progressi scientifici".

E' auspicabile, ora, che anche altri Atenei, sulle orme di quello milanese, coniugando didattica e assistenza, si indirizzino verso progetti dello stesso genere.