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L'Ordine dei dottori commercialisti di Catania ha bocciato i percorsi formativi
specialistici del settore, successivi alla laurea di primo livello.
In un parere formulato per iscritto, il presidente dell'Ordine Vincenzo
Patti ha infatti osservato che "nel biennio specialistico successivo
a tutti i corsi di laurea previsti, mancano le materie dell'area contabile e di revisione
sia negli aspetti nazionale che internazionali, nanché diverse materie dell'area giuridica,
indispensabili per creare figure specialistiche che possano permettere
l'inserimento dei laureati nel mondo del lavoro".
Dello stesso parere è il rappresentante degli studenti nel corso di laurea: "Nessuno dei
Cdl specialistici contiene discipline professionalizzanti che riguardano bilanci,
consolidamenti, operazioni straordinarie e controllo.
Chiediamo quindi, al fine di formare adeguatamente le figure di dottore commercialista,
consulente aziendale e revisore contabile, che vengano inseriti specifici
insegnamenti tecnico-contabili e giuridici".
La richiesta, però, è destinata a non aver seguito. La preside della Facoltà di Economia dell'Ateneo
catanese Elita Schillaci, infatti, ha così replicato alle osservazioni dell'Ordine
e degli stessi studenti: "Evidentemente l'Ordine dei commercialisti non ha approfondito
il contenuto dei progetti di lauree specialistiche. La Facoltà ha considerato prioritarie
la professionalizzazione e le prospettive occupazionali dei nostri studenti, i cui
rappresentanti hanno votato all'unanimità i progetti. Niente modifiche: quella che
esce dal biennio è una figura completa, moderna e spendibile nel mondo del lavoro". |
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