|
|
Nel corso dei suoi meeting annuali, l'American Agricultural Economics Association (AAEA) di Long Beach, in California,
assegna una serie di riconoscimenti all'attività scientifica svolta dai soci nell'anno precedente.
Quest'anno il massimo riconoscimento - "Quality of Research Discovery" - è andato al professore Quirino Paris,
per un articolo scritto assieme a Michael R. Caputo e apparso sul "Journal of Productivity
Analysis" nel 2005.
Questo il titolo della ricerca premiata: "An Atemporal Microeconomic Theory and an Empirical Test
of Price-Induced Technical Progress", "Una Teoria microeconomica statica del progresso tecnico
indotto dai prezzi relativi e il suo test empirico".
Il prof. Paris ha ricevuto l'ambito riconoscimento dalle mani di Mary A. Marchant (Ph.D.
Associate Dean and Director of Academic Programs College of Agriculture and Life Sciences
Virginia Tech) e di Michael Wetzstein (University of Georgia).
La teoria del progresso tecnico è originale, ma controversa. Gli autori, infatti, introducono
i prezzi relativi di tutti i beni nella funzione di produzione (che rappresenta la tecnologia usata dai produttori),
contrariamente a quanto affermato fino ad ora dalla teoria ortodossa.
In questo modo i prezzi assumono una duplice
funzione: quella di segnali della scarsità relativa dei beni e quella di parametri, che modificano e spostano la frontiera
della tecnica.
Questa ipotesi, a sua volta, produce due effetti: da un lato generalizza la teoria corrente del
produttore e tutti i risultati tradizionali della teoria standard di costo e di profitto.
Dall'altro, dà origine a condizioni di vincolo del tutto nuove che servono come test empirici della teoria stessa.
"Paradossalmente - ci ha spiegato il professore Paris - l'idea di una simile congettura nacque dallo studio
della teoria del consumatore come proposta
cinquant'anni fa da Patinkin, Morishima, Samuelson e parecchi altri illustri economisti.
Patinkin desiderava ottenere
la domanda di liquidità reale della moneta come se fosse un bene ordinario.
Per questo propose l'inclusione della
liquidità reale nella funzione di utilità del consumatore. Naturalmente, la liquidità reale è, per definizione, il
rapporto tra la liquidità nominale e un indice generale dei prezzi di tutti i beni. In questo modo, i prezzi di tutti
i beni sono presenti nella funzione d'utilità.
La conseguenza di questa ipotesi è, appunto, una generalizzazione importante, ma non apprezzata della teoria
del consumatore".
Paris e Caputo, a questo punto, pensarono che se è possible introdurre i prezzi dei beni nella funzione di utilità per
ricavare una generalizzazione della teoria stessa, la medesima cosa si sarebbe potuta realizzare introducendo i prezzi
dei beni nella funzione di produzione, con conseguente generalizzazione della teoria del produttore.
Tutti i test empirici condotti fino a questo momento hanno dato risultati che non smentiscono la loro ipotesi.
|
|
argomenti correlati:
Torna al sommario..........
Hai un argomento da proporre? Entra nel forum di Ateneo palermitano e avvia il
dibattito con gli altri navigatori
.............................. entra
Oppure scrivi una e-mail
al Direttore
............................. scrivi
|