Risultati e merito: sono questi i due elementi che nei progetti del ministro dell'Università Fabio Mussi dovranno condizionare la scelta dei docenti.

Dare un nuovo assetto alla docenza universitaria italiana secondo standard internazionali sarà compito di un'Agenzia di valutazione indipendente ed esterna agli Atenei, che cambierà radicalmente il sistema delle assunzioni accademiche nazionali sempre più lontano, nelle intenzioni del ministro, dalle procedure selettive concorsuali.
L'Agenzia di valutazione, che dovrebbe partire prossimamente con apposita legge istitutiva, avrà il compito di esaminare non solo le new entry nel mondo accademico italiano, ma anche chi ci lavora già da anni.

Il pacchetto delle proposte del neoministro Mussi comprende anche altri progetti: tra questi, una Conferenza nazionale sulla condizione degli studenti e sgravi fiscali di un miliardo di euro in due anni per le aziende che investono nella ricerca, che verrà riorganizzata "cancellando la burocratizzazione".
Nei progetti di Mussi anche alcune modifiche alla riforma del "3 + 2" fortemente voluta dal precedente ministro Letizia Moratti, che prevede diversi livelli di laurea e che dunque, a quanto pare, subirà dei correttivi, ma non verrà cancellata del tutto.