logoa.jpg (4414 byte)

ATTUALITA'

linea.jpg (991 byte) linea.jpg (991 byte) linea.jpg (991 byte)
logob.jpg (5799 byte)

periodico di informazione universitaria

Atenei siciliani on-line: calma piatta

Non www., ma a.a.a.cercasi.
Cercasi siti web di Università siciliane coerenti nei contenuti, gradevoli nella forma e tempestivi negli aggiornamenti.

Sprofondati nell'ozio estivo, climatizzatore al massimo, granatina al limone contro la calura di agosto, ci siamo divertiti a navigare, ma stavolta non col cabinato del solito amico che ha pietà di noi (e della nostra ipotensione causata dall'afa), bensì - udite udite - col pc portatile di pronto soccorso alla nostra ahimé ormai incontestabile internetdipendenza.
E siccome - c'è poco da fare - la deformazione professionale nel nostro caso è doppia, che cosa poteva divertirsi a spulciare una siciliana che fa informazione e che da anni respira aria accademica se non i siti degli Atenei dell'isola in cui è nata, vive e lavora?

A dire la verità, abbiamo dato un'occhiata anche a qualche altro sito universitario del resto d'Italia, giusto quella che ci è bastata per renderci conto di quanto certe idee di grafica e di impostazione dei nostri siti locali non siano, diciamo così, precisamente originali.
Ma questo è un altro discorso.

La navigazione è stata non lunghissima, - le Università siciliane sono solo tre - ma laboriosa.
Certo informare sulle attività di un Ateneo non è cosa facile, per le numerose e diverse notizie che ogni sito deve contenere, ma per andare in giro, per esempio, tra le pagine web dell'Ateneo palermitano ci vorrebbe il filo di Arianna, lungo lungo, però, ché altrimenti si rischierebbe di restare lì, impantanati in un labirinto disomogeneo e scoordinato, col rischio di scontrarsi pure col Minotauro (?).

E visto che stiamo parlando di Palermo, cominciamo da qui il nostro resoconto telematicaccademico. (E per piacere, non fate le pulci ai nostri aggettivi).
Apriamo www.unipa.it e restiamo abbagliati. Non dalla bellezza dell'immagine dello Steri (incontestabile, ma per noi ahimé ormai troppo familiare, visto che a lungo ci abbiamo lavorato dentro), ma da quel blu elettrico scelto come colore di fondo che non solo, appunto, disturba la vista, a meno di non provare a leggere con gli occhiali da sole, ma fa a pugni con i colori tenui della fotografia risultando l'accostamento un po' troppo stridente. Senza considerare che "l'elettricità" di quel blu quasi psichedelico mal sposa con un edificio trecentesco com'è appunto il Palazzo chiaramontano, detto Steri, sede dell'Amministrazione centrale dell'Ateneo.

Ma lasciamo da parte la "forma" e guardiamo alla "sostanza".
Cliccando, per esempio, sulle "Facoltà", che cosa capirebbe il povero tapino, poco avvezzo alle tortuosità mentalmasturbatorie del Ragionamento Filosoficaccademico? (Vi abbiamo già detto di non fare le pulci ai nostri aggettivi, non fatecelo ripetere più).
Capirebbe che, su dodici Facoltà, soltanto tre hanno un sito sul web: Architettura, Economia e Scienze della Formazione.
Ebbene non è così.
Non si capisce perché, ma per le altre Facoltà bisogna fare un doppio passaggio. Così, per esempio, per "Agraria", che è la prima e nessuno può offendersi, pare esistere solo il Laboratorio di Chimica agraria, l'unica struttura che di quella Facoltà viene messa in evidenza. E occorre cliccare ancora una volta su "Facoltà di Agraria" per entrare finalmente nell'home page della Facoltà. Stessa cosa per quasi tutte le altre Facoltà dell'Ateneo.
Facciamo un altro esempio. Scienze politiche. Solo la biblioteca centrale ha un suo sito web? No! Provare per credere.

Ma, si chiederà a questo punto il povero tapino, perché, per restare nell'esempio, la biblioteca centrale di Scienze politiche è indicata a parte? E' forse "altro" dalla Facoltà? E questi sono solo due esempi, il resto cercatevelo voi.

La verità è che nell'organizzazione del sito web dell'Università di Palermo manca una cosa fondamentale: l'organizzazione.
Se invece di lasciare tanto spazio all'autonomia di ciascuna struttura, si fosse proceduto con un minimo di coordinamento e di programmazione, certe incongruenze, buone solo a confondere, non ci sarebbero state (forse).

Altra nota dolente: gli aggiornamenti. Considerate le sviste clamorose come quella del calendario degli esami di laurea della Facoltà di Agraria (sempre per fermarci alla prima dell' ordine alfabetico), aggiornato all'ottobre del 2001: se non esite già (e dubito che esista) probabilmente un Ufficio centrale di controllo che senza entrare nel merito dei contenuti segnali man mano a ciascuna struttura ciò che è da aggiornare, sarebbe un valido strumento di collaborazione e non una invadenza da evitare con cura.

E il dramma, in tutto questo, è che non si può nemmeno dire, rassegnati, che tanto nel sito web dell'Università di Palermo regna l'anarchia. Perché l'anarchia è ordine.

E passiamo all'Ateneo catanese. A dire il vero, sul web, l'Università di Catania, traducendo alla lettera dalla lingua siciliana, "ci fa più figura". Più ricca e completa nei contenuti, ha anche un motore di ricerca interno, utilissimo per indirizzare il proprio viaggio nel sito.

Nemmeno per Catania però si può dir bene dei colori utilizzati. Sembrano buttati lì a caso, una miscela di gradazioni che neanche Mirò.
Per non parlare poi della struttura dell'home page. E' vero che Catania è la Milano del sud, ha capacità imprenditoriali, è la più manageriale tra le città siciliane e via dicendo, ma insomma, con tutti quei banner sembra più il sito di Berlusconi che quello di un Ateneo!
E i contenuti? Anche qui c'è qualche falla.
Cliccando, per esempio, su "Rettorato e Amministrazione centrale" e poi (consentiteci la mania) su "Bollettino d'Ateneo" non trovate le ultime iniziative dell'Università catanese, ma una quasi beffarda scritta in rosso: "Pagina non trovata!" con un bel punto esclamativo a seguire.
Forse manca l'ultimo numero e ci sono quelli arretrati, si dirà a questo punto l'ormai noto tapino. Ma quando mai.
Il Bollettino dell'Ateneo catanese, stante quello che appare sul web, non solo non esiste, ma non è mai esistito. E provate a contraddirci, se potete.

E voilà. Messina. Abbiamo aperto il sito e ci siamo detti: tutto qui? Più che un web site accademico, sembra un "home site", un sito di quelli fatti in casa, cioè ... Grafica povera, servizi interattivi quasi inesistenti, pagine in costruzione (da quanto tempo?).

Francesca Patanè



Immagine Internet


www, acronimo di World Wild Web,
interfaccia più usata su Internet



I siti web degli Atenei siciliani non brillano particolarmente per coerenza di contenuti,   grafica e  tempestività
degli aggiornamenti




 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


NOTES
I tuoi appunti sull'articolo:


Scrivi al direttore

Scrivi al forum


Cerca nel sito

Torna alla home page

linea.jpg (991 byte)

Autorizzazione del Tribunale di Palermo n° 452 del 23 luglio 2001
©Ateneo Palermitano
Periodico di informazione universitaria
Direttore Responsabile Francesca Patanè
Edizioni Steri - Palermo
Questa rivista è soggetta alla  legge sul diritto d'autore
Sede legale, direzione, redazione, uffici: Via Quintino Sella, 48 - Palermo
e-mail direttore@ateneopalermitano.it
Progetto grafico, impaginazione: Sergio Fabra