MCE: due anni dopo
Rubrica: Ricerca & innovazioneA due anni di distanza dalla precedente edizione, Ateneo Palermitano ha fatto il suo ritorno alla Mostra Convegno Expocomfort, l’esposizione internazionale che, da oltre cinquant’anni, mette a confronto l’intera filiera produttiva e distributiva del riscaldamento, del condizionamento, della refrigerazione e della componentistica. Un appuntamento imperdibile per chi si interessa di tematiche legate all’energia e all’innovazione industriale.
Due anni fa abbiamo sottolineato le difficoltà degli Atenei italiani nello stringere un forte rapporto di collaborazione con le imprese private. Le sole eccezioni venivano dall’industria del freddo, impegnate, in attività di ricerca e sviluppo, con le Università del nord-est; il quadro generale però rimaneva sconfortante. L’edizione del 2010 invece si è rivelata interessante per fare un punto sulla crisi, sui tempi necessari per la ripresa.
E’ sufficiente paragonare i dati delle due ultime edizioni per comprendere che la recessione non ha risparmiato le imprese italiane. E’ calato, complessivamente, il numero delle aziende partecipanti (2.700 nel 2008, 2.300 nel 2010) ma è aumentato il numero di espositori stranieri, passato dai 600 del 2008 ai 900 del 2010. Quattrocento aziende partecipanti in meno ma trecento espositori stranieri in più: è evidente che le difficoltà hanno interessato principalmente le imprese italiane, che pur “giocavano in casa”.
Nel corso della manifestazione sono arrivate ulteriori conferme. Secondo Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine) il segno negativo dello scorso anno è destinato a ripetersi, un calo della produzione dovrebbe infatti registrarsi anche alla fine del 2010; Assistal (Associazione Nazionale Costruttori Impianti) prevede invece, per i prossimi mesi, probabili riduzioni del personale.
Per fortunata sembrano intravedersi all’orizzonte anche i primi segnali di ripresa – l’export dovrebbe tornare a crescere, gli espositori si mostravano fiduciosi – ma quasi certamente si tratterà di una ripresa lenta. Cauto ottimismo, dunque. Ad MCE2012 l’ardua sentenza.
m. p.
(aprile 2010)